Nella nostra ricerca di educazione allo sguardo oggi, e negli articoli successivi, parleremo di composizione, uno degli aspetti fondamentali della fotografia perché, come diceva ANSEL ADAMS, un’immagine non si SCATTA solamente ma si CREA.
Innanzitutto cerchiamo dei punti di riferimento nel nostro scatto: linee e formati guida che conducono chi guarda ad “entrare” all’interno del nostro scatto, individuandone gli elementi distintivi di quella fotografia. Per chiarire meglio i concetti vi guiderò con alcune immagini storiche di grandi maestri. In questa foto vediamo come Alfred Stieglitz segue, nella sua composizione fotografica, la linea obliqua rappresentata dalla scaletta per dividere la due classi sociali presenti sulla nave, qui la composizione acquista significato storico-sociale e rende lo scatto diretto e unico a livello comunicativo.
In questa foto vediamo come Alfred Stieglitz segue, nella sua composizione fotografica, la linea obliqua rappresentata dalla scaletta per dividere la due classi sociali presenti sulla nave, qui la composizione acquista significato storico-sociale e rende lo scatto diretto e unico a livello comunicativo.
Non solo le linee determinano significato alla nostra immagine ma anche il suo formato orizzontale o verticale. La foto in formato orizzontale accompagna lo sguardo a muoversi da un lato all’altro.
In questo scatto di Ed van der Elsken il nostro occhio inizia l’osservazione dalla panchina a sinistra fino ad arrivare al passante in piedi verso destra. Ciò anche grazie alla scritta presente sul retro della panchina in cui sono sedute le donne che , oltre ad indicarci una direzione naturale di osservazione, descrive con estrema chiarezza un preciso periodo storico.
Le foto in formato verticale invece accompagnano il nostro occhio a muoversi in su e in giù, dall’alto verso il basso. In questo scatto di Dorothea Lange, la prima cosa che notiamo è l’espressione di preoccupazione della donna. La mano appoggiata al volto, la linea verticale dell’avambraccio che si appoggia sulle gambe, fanno si che la nostra visione abbia una direzione verticale, dall’alto in basso. Solo successivamente la nostra attenzione si sposta sulle teste dei bambini girate dal lato apposto rispetto all’inquadratura.
Un consiglio: fate in modo che il formato e il soggetto dell’immagine “lavorino” insieme. Date una direzione alla vostra composizione fotografica così da guidare il vostro occhio e quello di chi osserva dove volete comunicare qualcosa. Date significato ai vostri scatti consapevolmente…funziona!