Il 19 agosto di ogni anno si festeggia la giornata mondiale della fotografia, perchè?
Per l’occasione renderò onore alla giornata mostrandoti delle immagini che mi hanno sempre emozionato negli anni.
Il termine World Photography Day è stato coniato nel 2010 dal fotografo australiano Korske Ara.
Data scelta perchè il 19 agosto del 1839 il fisico François Arago presentò all’Accademia delle Scienze e della Arti Visive a Parigi il dagherrotipo, uno dei primi procedimenti fotografici per lo sviluppo delle immagini su lastra. Messo a punto in seguito dal francese Louis Jaques Mandé Daguerre, la tecnica forniva un’unica copia positiva, non riproducibile, su supporto in argento o rame argentato sensibilizzato, in camera oscura, attraverso l’esposizione a vapori di iodio.
Per festeggiare il ricordo di questa importantissima giornata ci tengo ad elencare alcune fotografie che hanno fatto storia negli anni. Ovviamente sarà impossibile mostrarle tutte ma cercherò di mostrarti quelle che più amo.
Tra le più antiche c’è il ritratto de La Contessa di Castiglione, Virginia Oldoini fotografata da Pierre-Louis Pierson, 1863-66 ca.
Considerata tra le donne più belle e affascinanti della sua epoca, il ritratto è avvolto da un alone di mistero ma anche di velato fascino.
Come tralasciare lo scatto per me magistrale, in La Migrant Mother di Dorothea Lange.
Nipomo, California, marzo 1936.
Immagine che viene considerata un’icona della storia della fotografia: il soggetto è Florence Leona Christie Thompson, una donna di 32 anni, madre di sette figli. Fotografia che rappresenta la Grande depressione, detta anche Crisi del 1929, Grande crisi o Crollo di Wall Street. Una grave crisi economica e finanziaria che sconvolse l’economia mondiale alla fine degli anni venti, con forti ripercussioni durante i primi anni del decennio successivo.
L’umorismo di Doisneau con lo scatto del 1952 ripreso durante i pasti, a casa di Picasso.
Questa fotografia ha due curiosità principali nella composizione: la posa di Picasso e la messa in scena. Possiamo osservare che questo scatto non sembra naturale. È una curiosa messa in scena di Doisneau. Anche l’impostazione è interessante: il piatto, le posate di Picasso sono posizionati sul tavolo e le due pagnotte sono posizionate dove potrebbero essere le sue mani. Doisneau sostituisce le mani di Picasso con queste pagnotte. Possiamo immaginare un gioco di parole grazie al titolo della foto no? ….la pain, le main…
In questa fotografia “sentiamo” l’amicizia tra i due immaginando che il piatto di fronte a Picasso sia quello di Doisneau e che si divertano insieme prima di un momento conviviale.
Fino ad arrivare ai nostri giorni con lo scatto che rappresenta tutta l’essenza dell’attimo ma soprattutto della fortuna in fotografia.
L’autore è Richard Lam fotografo che, lavorando ad un servizio sugli scontri dei tifosi di hockey a Vancouver… l’immagine parla da sé non credete?
Quali sono gli scatti che più ti hanno colpito? Se vuoi lasciami un tuo commento!