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11 Dicembre 2011

Arbeit macht frei.

Scatti realizzati a pochi chilometri da Berlino presso la cittadina di Oranienburg nell’ex campo di concentramento di SACHSENHAUSEN.

 

Nato nel 1936 studiato per rappresentare il concetto del potere incondizionato del nazionalsocialismo, il campo si trasforma presto in luogo dell’orrore e morte per migliaia di prigionieri nonché un luogo di addestramento per numerosi ufficiali delle SS, che qui venivano formati alla gestione dei campi di prigionia. Sachsenhausen è considerato un modello per i campi di concentramento nazisti che verranno costruiti in seguito.

La storia del campo si estende più a lungo di quella del nazionalsocialismo: Sachsenhausen diverrà, dopo l’arrivo dell’armata rossa nel 1945, il “lager sovietico n° 7”, rimanendo per altri cinque anni luogo di miseria e di morte soprattutto per gli oppositori politici. Le decine di migliaia di vittime del campo di concentramento di Sachsenhausen sono commemorate oggi in questo luogo da ricostruzioni, memoriali ed esposizioni.

Tra il 1936 e il 1945 a Sachsenhausen furono rinchiuse più di 200.000 persone di circa 40 nazionalità e le vittime risalgono a 30.000 circa.  [ approfondisci ]

La sensazione personale dopo la visita in questo luogo di memoria è molto inquietante, sconcertante e agghiacciante. Una frase mi è rimasta impressa nel leggere le testimonianze dei sopravvissuti:
Nella vostra visita state ancora camminando sulle ceneri dei poveri innocenti morti, rubati nella loro identità e dignità di persone umane, usati come cavie umane per esperimenti medici”.
Un po’ di loro è rimasto con me, sicuramente il loro ricordo che credo mai dimenticherò.

 

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About Samuela Iaconis

"Fotografare è come andare in punta di piedi in cucina a notte fonda e rubare i biscotti" (Diane Arbus)